BAMBINI E ADOLESCENTI A RISCHIO CARENZA VITAMINA D: un buon motivo per incoraggiarli a fare colazione con una bella tazza di latte, un'abitudine mediterranea da non perdere.
Sino ad ora sapevamo che la vitamina D previene malattie dell'apparato osseo, come il rachitismo e l'osteoporosi, perchè favorisce nell'organismo i processi di assorbimento del calcio, elemento costitutivo dell'apparato scheletrico. Nuove evidenze suggeriscono che la vitamina D ha un ruolo positivo in alcune patologie autoimmuni, come il diabete mellito 1 e l'artrite idiopatica giovanile, ma anche nell'asma, nel broncospasmo e nelle infezioni respiratorie ricorrenti.
Nonostante le evidenze sui benefici della vitamina D, la maggior parte dei bambini italiani ne è carente.
L'ipovitaminosi D, condizione che va dall'insufficienza al deficit di vitamina D, riguarda oltre un bambino su due, con punte massime in epoca neonatale e nell'adolescenza, dove si arriva a percentuali del 70%.
Nel bambino e nell'adolescente la vitamina D, così come il calcio e l'attività fisica, ha un impatto positivo sui processi di acquisizione della massa ossea; un individuo raggiunge il suo livello più elevato di massa ossea intorno ai 20 anni: tanto maggiore è il picco tanto minore è la probabilità di andare incontro all'osteoporosi nelle età successive della vita, soprattutto dopo la menopausa.
I bambini italiani mediamente non arrivano al 50% del fabbisogno giornaliero di calcio.
Dato che il nostro organismo produce tale vitamina attraverso la sintesi cutanea indotta dall'esposizione ai raggi solari, il gioco e l'attività fisica all'aria aperta dovrebbero essere maggiormente incoraggiati soprattutto durante la bella stagione, anche perchè da novembre a febbraio l'inclinazione dei raggi ultravioletti è insufficiente a favorire la produzione di vitamina D.
Il consiglio è rivolto soprattutto agli adolescenti che registrano i deficit più elevati di vitamina D anche a causa di stili di vita errati, come passare molte ore chiusi in casa davanti al computer o alla tv e non fare attività fisica.
A rischio anche i bambini obesi perchè il tessuto adiposo "sequestra" la vitamina D ed i bambini con la pelle scura perchè questa non permette ai raggi solari di filtrare, un tema non trascurabile vista la sempre più elevata componente di bambini migranti.
(estratto da: "Consensus vitamina D in età pediatrica" redatto dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) - Società Italiana di Pediatria Preventiva e sociale (SIPPS) in collaborazione con la Federazione Medici Pediatri (FIMP))